Addio al Palermo, Rinaudo: «Dionisi deve trovare la chiave giusta. Rinnovo Segre? Mai stato a rischio»

Dopo il suo addio al Palermo Leandro Rinaudo ha tenuto questa mattina una conferenza stampa rilasciando le seguenti parole:

«Eugenio è un grande professionista e ci teneva a raggiungere l’obiettivo, parlare con la stampa è impegnativo perché la tua parola viene trasmessa alla città e non solo. Associare il risultato alla comunicazione non è semplice. Farlo da solo ha un peso diverso l’ho sempre vista una persona che ha messo la faccia in qualsiasi momento. Il fatto che parlava solo e che possa aver influito nelle scelte personali settimanali non credo a casa mia decido delle regole e quelle sono. Chi lavora per il Palermo deve adattarsi, non penso che il suo dialogo abbia influito nella serenità. Perché il rinnovo di Segre è rimasto nel “cassetto” per tanto tempo? Si era parlato già ad aprile e tutte le vicende poi hanno fatto aspettare ma alla fine si è aspettato perché da parte dell’agente e Jacopo ci fosse la volontà totale di rimanere a Palermo, quindi non c’è stata la necessità per paura che potesse succedere qualcosa. Che tipo di giocatore serve al Palermo? Ha bisogno della chiave giusta. Quando il Palermo ha vinto in C con Baldini che ha fatto un lavoro eccezionale aveva gli stessi giocatori di filippi e ha trovato la chiave giusta per far rendere i giocatori al massimo. Sentire Palermo crea pressione o ci vuole personalità a me fa ridere. Per me la serie B è un campionato di intensità e concretezza e solidità difensiva. Vanoli aveva una squadra solida e concreta, non c’è il giocatore che può risolvere il campionato. Nulla di strano che torna Saric e fa bene con Dionisi perché magari si trova la chiave giusta. Grazie per questi anni. Sappiate che alla fine sarete nel mio cuore e vi auguro di gioire insieme alla citta per raggiungere quello che Palermo merita».