Il tecnico dell’Acr Messina, Ezio Capuano è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Avellino.
Ecco le sue parole:
«Siamo in un momento di grande difficoltà, fino a dieci giorni fa avevamo trovato una quadra ed era difficile farci goal adesso viviamo un momento difficile. Abbiamo anche degli infortunati, non nascondiamo nulla e non facciamo pretattica, domenica andranno anche in campo dei giocatori che hanno giocato meno ma sono sicuro che faranno bene. Conosciamo sia le caratteristiche dell’Avellino e sia come interpreterà la gara in campo, abbiamo lavorato sui loro sistemi di gioco e sulla fase di non possesso. Nello specifico penso che l‘Avellino ha un organico come il Bari ed il Catanzaro nettamente superiore alla categoria. Avremo rispetto dell’avversario ma nessun timore reverenziale, affronteremo la gara come contro Vibonese e Campobasso e non ci aggrapperemo alle assenze che sono sempre gli alibi dei perdenti. I ragazzi in settimana hanno passato momenti difficili, avevano il cibo da asporto, eravamo in isolamento e abbiamo passato la settimana a fare tamponi ed anche domani ho scoperto dovremmo farne un altro. L’Avellino non ha mai vinto in trasferta ma è una grande squadra, fuori casa ha fatto sempre grandi partite ma, eccezion fatta per Monterosi, non ha nemmeno mai perso una partita. Noi ci atteniamo a quello che ci dice l’Asl, dal momento che ci sono dei positivi ci atteniamo alle regole, i ragazzi mangiavano al campo o dovevano cucinare a casa senza poter uscire. Siamo stati sfortunati ma poteva capitare a chiunque, ripeto che noi siamo stati correttissimi a fare i tamponi ma se non lo avessimo fatto che sarebbe successo? Se non avessimo trovato una farmacia aperta di domenica a Catanzaro, avremmo potuto giocare? Per me Avellino è stata e sarà uno dei momenti più felici della mia vita calcistica, sono arrivato perchè volevo quella pizza. Sono stato fiero e sarà orgoglioso per il resto della mia carriera di essere stato allenatore dell’Avellino. Lì insieme a Potenza ho gli amici migliori della mia vita, ma adesso sono allenatore del Messina e non dormo la notte per Messina. Spero di lasciare anche qua il cuore e l’amore che ho lasciato altrove, domani sarà una gara particolare per me ma devo mettere da parte le emozioni, alleno Messina che è una piazza faraonica e per me è una fortuna essere qui. Da me sono passati giocatori importante, penso a Parisi, Gondo o Maistro e nel Messina ci sono un po’ di giocatori che possono arrivare a quei livelli, se facessi un nome in particolare farei torto a qualcuno ma la grande peculiarità delle mie gestioni è stata sempre permettere alle società di fare grandi plusvalenze».