Acireale si ribella, il ds Chiavaro: «Solo bassezze nei nostri confronti»
Le due sconfitte non sono state digerite in casa Acireale. Una parte dei tifosi si sono scatenati nella contestazione, la stessa cosa è successa domenica dopo il pari interno contro il Licata, quando i tifosi – scrive “La Sicilia” oggi in edicola – presenti in tribuna hanno applaudito la squadra, il resto dello stadio ha fischiato i calciatori. Durante il match di domenica scorsa, scrive sempre “La Sicilia”, sembra ci siano stati degli insulti razzisti al calciatore Ndiaye. Di tutto questo ha parlato il ds dell’Acireale Agatino Chiavaro: «Dispiace che ancora oggi possano accadere certe bassezze. La nostra è una squadra multietnica, e per quanto ci riguarda non esistono differenze né di colore né di altro genere. Insultare con frasi razziste il nostro calciatore solo per il piacere di farlo è un atto da condannare. Quello che dispiace ancor di più è che in campo tutti hanno sentito e che nessuno abbia preso dei provvedimenti. Detto questo, aggiungo che le reazioni non sono mai giustificate: Ndiaye era arrabbiato con chi lo aveva insultato ma ha sbagliato a reagire». Il Ds acese poi parla del momento vissuto dalla squadra: «È un momento di difficoltà. Tra squalifiche e infortuni non siamo mai al completo, ma la prestazione dei ragazzi domenica è stata buona. Anche in 10 contro 11 abbiamo provato a riprenderla. C’è poco da rimproverare a questa squadra che sul campo ha fatto 24 punti. Dopo una partenza a razzo adesso abbiamo qualche difficoltà, qualcosa deve migliorarsi ma non mi sento di rimproverare niente a nessuno».