Intervenuto ai microfoni di “TuttoserieD.com”, Giuseppe Savanarola, centrocampista e capitano dell’Acireale Calcio, ha parlato dell’emergenza Coronavirus: «Le nostre vite, di fatto, sono cambiate radicalmente e all’improvviso. Senza tra l’altro avere la possibilità di elaborare cosa stesse realmente succedendo, ci siamo ritrovati catapultati in una triste realtà, in una condizione che ci fa veramente capire come davanti a certe cose si sia impotenti. Però, credo pure che pensare sempre al male non ci faccia bene. E dunque nel nostro piccolo quotidiano, io e mia moglie, stiamo cercando di ricreare le giornate di sempre, soprattutto per non turbare ulteriormente i bambini. Evitiamo di fargli sentire troppe notizie, giochiamo, coloriamo e soprattutto ci alleniamo tutti i giorni. Cosa penso in merito alla possibile ripresa del campionato? Nel mio piccolo, ci spero sempre di poter calpestare quell’erbetta quanto prima. Fermo restando, ovviamente, che debbano sussistere quelle condizioni tali da poterci far riprendere in maniera serena e soprattutto sicura. Non è una scelta facile, ci sono tante cose da valutare. Di fatto sono state annullate anche competizioni importanti a livello mondiale, vedi le Olimpiadi. Credo che chi di dovere, non abbia un lavoro semplice da svolgere. Però ci spero, perché significherebbe, a prescindere, che tutto sarebbe ritornato alla normalità. Penso che a riguardo non ci sia una vera e propria soluzione. È molto difficile intraprendere la strada più giusta, perché qualunque essa sia, potrebbe penalizzare chi ha fatto bene finora e addirittura favorire chi magari ha reso o prodotto meno sino al momento della sospensione.La forma atletica di noi Calciatori sappiamo bene sia soggetta ad allenamenti quotidiani, ma prendendo come esempio la sosta estiva tra un Campionato e l’altro, basta una piccola preparazione per tornare nella forma ideale. Sta di fatto che, comunque vada, se si dovesse optare per un rientro che ci consenta di proseguire in maniera regolare il Campionato, sono convinto che non importi come staremmo, l’importante sarebbe esserci. Quali sono le sensazioni e i pensieri che mi accompagnano in questo momento? Di sensazioni, credimi, ne ho parecchie che mi accompagnano. Sia dal punto di vista di uomo, nei confronti della mia famiglia, sia come Capitano dell’Acireale, una squadra che amo immensamente. Non passa giorno in cui io non senta i miei compagni di squadra, oltre ai componenti dello Staff Tecnico e Dirigenziale. Ci confrontiamo, ci consoliamo reciprocamente e ci facciamo forza a vicenda. Scherziamo e ridiamo assieme, rivivendo i momenti più felici ed esaltanti della Stagione attraverso vari video, analizzando ogni situazione con il senno di poi. Penso in ogni caso, che se si dovesse optare per uno stop definitivo della Stagione, sarebbe solo per il nostro bene e per quello di tutti. Credo che davanti alla salute di noi esseri umani, nessuno sforzo sarebbe vanificato. Sicuramente brucerebbe un po’, anche perché per me il Calcio è vita. Una vita che però dev’essere sicura e vigorosa per tutti e quindi accetterò qualsiasi decisione definitiva, come credo faranno tutti i miei compagni, certi che si andrà in una direzione presa per il bene di tutti noi».