Il 28 febbraio 2010 il Palermo di Delio Rossi affronta in trasferta la Juventus. E il posticipo della 26esima giornata di Serie A: lo scontro diretto per un posto in Champions. E’ il Palermo dei vari Miccoli, Cavani e di un giovanissimo Pastore. La Juve, invece, è ancora in profonda ricostruzione.
Alberto Zaccheroni e Delio Rossi, schierano due squadre tatticamente speculari. Juve con Trezeguet e Del Piero in avanti con Diego a sostegno alle loro spalle. Palermo con Pastore ad ispirare il tandem offensivo Miccoli-Hernandez (preferito a Cavani).
Se il primo tempo è di marca juventina ma scorre via abbastanza noioso, è nella ripresa che avviene il capolavoro rosanero. Se Pastore mostra il suo talento, Liverani corre poco ma fa sudare il pallone. Il gioco del Palermo fila via che è una meraviglia.
I rosanero sono bravi a imbrigliare la manovra bianconera e a costruirsi con pazienza la rete del vantaggio. Al 60’ Miccoli riceve palla al limite e scocca un tiro (alla Del Piero) che termina la sua corsa sotto l’incrocio della porta difesa da Manninger.
La Juve, pur trovando subito il gol del pareggio annullato per fuorigioco di Del Piero, accusa il colpa e all’80’ il Palermo chiude la partita: Grygera riceve palla e sentendosi pressato scarica il pallone a Manninger. Il suo passaggio è però troppo corto. Sul pallone si avventa Budan che salta il portiere austriaco e deposita il pallone in rete a porta vuota.
I rosanero stendono la Juve regalandosi una vittoria netta e meritata. Una vittoria che lancia la squadra di Rossi al quarto posto solitario in classifica. I rosanero continueranno a lottare per un posto in Champions fino alla fine ma la qualificazione alla massima competizione europea sfuma alle ultime giornate. Decisivo sarà il pareggio in casa contro la Sampdoria, dove proprio Budan sbaglia un gol clamoroso, in una partita storica e indimenticabile, in tutti i sensi.