Abodi: «Stadi Euro 2032? Già fatto audizioni con Comuni e club, proseguiremo fino a Palermo»
Il ministro dello sport Andrea Abodi, intervistato da Il Sole 24 Ore, si è espresso sul critico tema degli impianti italiani. Il ministro si è soprattutto soffermato anche in vista di Euro 2032 sottolineando come verranno scelti 5-6 stadi.
«Perché in Italia sembra che senza un grande evento sia quasi impossibile realizzare stadi? Lo trovo mortificante, ma questo è. Per Euro 2032? Entro ottobre 2026 dobbiamo indicare 5-6 stadi e aprire i cantieri entro aprile 2027».
«Ho costituito con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti un gruppo di lavoro tecnico del quale fanno parte Cdp, Invimit, Sace, Credito sportivo e culturale e Sport e salute – prosegue Abodi -, in modo da configurare strumenti finanziari e soluzioni amministrative efficaci, affinché nessuno abbia più alibi. Dal punto di vista del portafoglio delle opportunità stiamo lavorando su fondo immobiliare, equity, garanzie, contributi in conto interessi, strumenti commissariali, semplificazioni e incentivi, pensando di utilizzare al sud gli strumenti della Zes unica».
«Per ora al tavolo siede la Figc, ma in una seconda fase ci saranno la Federbasket e la Federvolley per i nuovi palazzetti e poi il golf per sviluppare il turismo golfistico post Ryder Cup. Abbiamo già fatto audizioni con i Comuni e i club per gli stadi di Firenze, Bologna, Parma, Empoli e Cagliari. Stiamo portando avanti un trilaterale con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il presidente Aurelio De Laurentiis. Proseguiremo con Milano, Roma, Verona, Genova, Bari fino a Palermo».
«Da questo pacchetto usciranno gli stadi per Euro 2032. Ma l’impegno va oltre, perché stadi e arene sono un tema di economia sportiva, ma anche cittadina. Su questi temi siamo rimasti troppo indietro e non è più tempo di soli convegni e interviste, ma di fatti».