L’edizione odierna de “La Repubblica” di Genova si sofferma sulla Virtus Entella che al Barbera cercherà l’impresa.
Adesso si può dire senza tema di smentita. L’amara retrocessione dello scorso anno è finalmente alle spalle. La Virtus Entella ha ritrovato l’amore del suo pubblico. La Gradinata Sud piena ed imbandierata è l’istantanea più bella della serata con il Palermo, malgrado l’amaro 2-1 finale. Mister Gennaro Volpe è una bandiera, molto attaccato ai colori biancocelesti, e quindi avrebbe fatto l’impossibile per regalare una grande gioia alla tifoseria, tornata compatta al fianco della squadra.
«Ho due rimpianti, il possibile gol di Morosini e l’approccio difficile al secondo tempo, siamo stati fermi sul corner in occasione del gol di Luperini. D’altra parte, però, non abbiamo mai mollato e continueremo fino alla fine». Il tecnico si è arrabbiato molto a fine gara. «Troppo poco il recupero, considerando le sostituzioni e l’interruzione per soccorrere lo spettatore. Non è giusto». Si parlava (4486 spettatori) delle presenze cospicue. Numeri importanti per Chiavari. In questa stagione si era arrivati al massimo a 1.355 presenze contro il Modena. Per ritrovare numeri simili bisogna ritornare al torneo 2016-2017, alle gare contro Spezia e Pisa.
«È la più grande gratificazione di tutto il nostro percorso iniziato quest’anno, nei due giorni precedenti alla gara si respirava un clima di attesa in città, come non capitava da tanto tempo». Volpe non si arrende, la qualificazione è sicuramente difficile, ma ancora tutta da giocare. «Serve una grande partita, un’impresa, ma tutto è possibile, stiamo sempre parlando di una partita di calcio. Troveremo uno stadio pieno, la presenza di così tanti spettatori ci stimolerà, non molleremo mai, come abbiamo sempre fatto in questo torneo. Sono sicuro che i ragazzi non mi deluderanno». Al ritorno potrebbe cambiare qualcosa. “L’albero di Natale”, con Morosini e Capello non ha funzionato. Entrambi non erano apparsi in condizioni smaglianti contro il Foggia e la situazione non può cambiare in pochi giorni. Favorita anche dall’andamento della gara, la coppia formata da Magrassi e Merkaj è sembrata capace di creare molti più problemi ai siciliani, con un efficace mix di mobilità e fisicità.