Repubblica: “Palermo, otto alla fine. Il precedente di Corini che fa tremare i tifosi”

Corsi e ricorsi storici che fanno tremare i polsi. Alla ripresa del campionato di Serie B, domenica alle 17:15 all’Arechi contro la Salernitana, il Palermo tenterà di rialzarsi dopo la seconda crisi della sua stagione, con Alessio Dionisi ancora sulla panchina, ma sotto osservazione. Come ricorda Valerio Tripi su la Repubblica Palermo, è la seconda volta che il club si trova a un bivio simile: già a gennaio, la società aveva scelto di confermare il tecnico, rinnovandogli fiducia con l’obiettivo di centrare i play-off e giocarli da protagonisti.
Ma il paragone con il recente passato non lascia tranquilli i tifosi. Tripi sottolinea come, esattamente a otto giornate dalla fine del campionato, nella scorsa stagione il Palermo si trovò in una situazione analoga, con Eugenio Corini ancora in panchina, confermato nonostante una crisi evidente. Allora i rosa erano quinti, otto punti dietro al Venezia. Oggi Dionisi è nono, a un solo punto dalla zona play-off. Due contesti diversi, ma con una somiglianza inquietante.
Il crollo dell’anno scorso arrivò subito dopo: nella giornata successiva alla conferma, il Palermo perse 4-3 a Pisa, facendosi rimontare due volte, la prima da un doppio vantaggio. Una sconfitta che costò l’esonero a Corini. E proprio il tema delle rimonte è un nervo scoperto anche nel Palermo di Dionisi.
«Uno dei limiti più evidenti del Palermo attuale – scrive Tripi su Repubblica Palermo – è proprio l’incapacità di gestire il vantaggio». Quest’anno i rosanero hanno già subito cinque rimonte contro Cremonese, Mantova, Spezia, Modena e Frosinone. In tre casi partivano addirittura da un doppio vantaggio. E se si aggiungono le partite in cui, dopo aver recuperato lo svantaggio, la squadra ha comunque perso (come contro Catanzaro, Sassuolo, Cittadella e Reggiana), il quadro si fa ancora più preoccupante.
Rispetto a quel Palermo che crollò a Pisa, ben otto undicesimi dell’attuale formazione titolare erano già protagonisti di quel momento. Da Diakité a Ceccaroni, da Di Mariano a Segre, Gomes, Lund, Di Francesco e Brunori: tutti presenti oggi, e ancora alle prese con una fragilità mai risolta. Fanno parte del gruppo anche Vasic – subentrato proprio in quella gara in Toscana – e altri elementi come Desplanches, Insigne e Buttaro, che rimasero in panchina. Dodici giocatori in tutto che portano sulle spalle il peso di un problema ancora aperto.
Ma c’è un dato che può far sperare Dionisi. Come ricorda ancora Tripi, «in questa stagione, dopo ognuna delle quattro precedenti soste del campionato, il Palermo non ha mai perso». E in questa speciale classifica di “imbattibilità post-sosta”, solo sette squadre sono riuscite a mantenere il trend, tra cui i rosa. Di contro, la Salernitana – avversaria di domenica – ha sempre perso alla ripresa.
Statistiche, memoria e cabala: tutto fa brodo per un Palermo che cerca una svolta. Ma sarà il campo, come sempre, a decidere se Dionisi riuscirà finalmente a invertire la rotta.