Ripartire dopo il pesante ko contro la Cremonese non sarà semplice. Ma se il Palermo vuole restare agganciato al treno play-off, dovrà ritrovare lucidità mentale e organizzazione tattica. Come sottolinea Alessandro Arena sulle colonne del Giornale di Sicilia, la sfida di domenica all’Arechi presenta già un ostacolo importante: l’assenza per squalifica di Valerio Verre, ammonito per la quinta volta in stagione.

Si tratta di una perdita pesante per Dionisi, che – per la quinta gara di fila – dovrà rimescolare l’undici titolare. Verre era diventato un punto fisso sulla trequarti, titolare nelle ultime cinque uscite e spesso determinante: un gol contro il Mantova, due assist contro il Cosenza, e protagonista nei due gol segnati anche contro la Cremonese.

Come osserva ancora Arena sul Giornale di Sicilia, senza Verre il tecnico dovrà valutare nuove opzioni: possibile un cambio modulo o l’adattamento di elementi meno abituati a giocare tra le linee. Tra i papabili ci sono Segre e Ranocchia. Il primo ha sostituito Verre contro lo Spezia prima che Dionisi optasse per un 3-4-2-1, modulo che finora ha penalizzato il vicecapitano, mai più schierato titolare da allora. Il secondo, invece, è il miglior assist-man della squadra con sei passaggi vincenti, e perdere anche lui – oltre a Verre – significherebbe rinunciare a gran parte della qualità nella costruzione.

Nelle ultime cinque gare con il doppio trequartista, il Palermo ha subito una sola sconfitta, proprio contro la Cremonese. Se Dionisi dovesse attribuire quel passo falso più a fattori psicologici che tattici, potrebbe anche confermare lo schema, affidandosi però a interpreti diversi.

Le alternative non mancano, anche se ognuna presenta incognite: Vasic, sempre volenteroso ma mai davvero incisivo; Insigne, ai margini da mesi anche per problemi fisici, tutto da testare nel ruolo; Le Douaron, che rischierebbe però di sbilanciare troppo l’assetto e rompere l’equilibrio tra i reparti.

Come conclude Alessandro Arena, la scelta non sarà semplice, ma fondamentale: il Palermo non può permettersi un’altra caduta, pena l’ennesima ricaduta in un tunnel da cui sarebbe difficile uscire.