
Ritrovarsi non è mai un percorso semplice. Talvolta puoi gettare via una stagione intera, altre volte basta poco per rimettersi dritti in carreggiata. L’annata del Palermo, fin qui, è stata un’altalena di emozioni. Tante uscite a vuoto e pochi momenti positivi, alla ricerca di una quadra che mai è stata concretamente trovata.
Dalla chiusura del mercato invernale, però, diversi tasselli stanno trovando il loro posto, quasi come se il Palermo stesse per trovare l’identità perduta. Dopo la netta vittoria contro il Cosenza, riconfermarsi non era semplice ma necessario, soprattutto per esaltare una tifoseria martoriata dalla visione di contraddizioni con cadenza settimanale.
Dionisi, al Barbera, sceglie una formazione più offensiva, con l’inserimento di Di Francesco sulla corsia laterale, ma comunque equilibrata, con Blin e Gomes sulla mediana. Ceccaroni si riprende il proprio posto e anche la fascia, mentre Le Douaron sostituisce l’assente Matteo Brunori.
È un Palermo che approccia decisamente bene la gara. La prima frazione di gioco è assolutamente di proprietà dei rosanero, che creano tanto, schiacciando sulla propria metà campo un Brescia che non riesce a ripartire. La parola cardine è però una: spreco.
Sì, perché seppur il Palermo provi a cercare il fondo, crossare, imbucare o calciare, l’imprecisione la fa da padrona e la difesa delle rondinelle riesce a tenere botta. Nella ripresa, come spesso accade, il Palermo è addormentato. Nei primi minuti, il Brescia prende coraggio e possesso del gioco, senza però mai mettere realmente in difficoltà i padroni di casa. Questa volta, il Palermo è furbo e concreto: con Ceccaroni che conquista un rigore, poi trasformato dal solito Joel Pohjanpalo. Nei minuti finali basta reggere botta e affidarsi al proprio gigante difensivo, Magnani, aspettando con tranquillità solo il triplice fischio.
MAGNANI INSUPERABILE!
Il Palermo ha trovato il proprio leader difensivo.
Giornata da incubo per Borrelli e probabilmente per qualunque attaccante di cadetteria che dovrà vedersela con Giangiacomo Magnani. Il centrale ex Verona è decisamente di altro livello. Mai un duello aereo perso o un contrasto, ma soprattutto mai un tentennamento. Il Palermo ha finalmente trovato il proprio leader difensivo, e l’impressione è che con Magnani al centro della difesa i problemi siano già risolti prima ancora che possano crearsi i presupposti.
Da non sottovalutare è chiaramente la prestazione di un reparto che sembra in sintonia. Ceccaroni sempre più una certezza e Baniya che dà le giuste garanzie, senza dimenticarsi di Emil Audero. Una sicurezza fra i pali, ma soprattutto nelle uscite in area di rigore. È un reparto sempre più solido.
POHJANPALO, IMPATTO DA BOMER E PERSONALITA’
Un impatto da bomber vero!
Quello di Joel Pohjanpalo è un arrivo già decisivo. Sono tre le reti consecutive, senza dimenticare l’assist servito a Verre qualche giornata fa, ma soprattutto una personalità importante. Il finlandese lotta, gioca di prima, calcia in qualsiasi modo e posizione e si assume responsabilità decisive. Il rigore tirato contro il Brescia non è per nulla da sottovalutare, per peso specifico ma soprattutto perché all’87’ di una gara delicata che spesso il Palermo ha visto terminare con altri lieto fine. A Marassi tornerà Brunori, per ricreare una coppia che sulla carta può completarsi ed essere pericolosa contro chiunque in Serie B.
Adesso si può ritornare a guardare in alto in classifica, con la speranza che la striscia positiva possa sempre più distendersi. Sebbene Dionisi non senta la necessità di promettere sogni di gloria, passo dopo passo i rosanero cercano di ricreare un’atmosfera che può diventare, sempre più, magica e trascinante.