
Da viale del Fante l’orizzonte non ha più luce, non ha più sole: è un Palermo senza alternative e senza una guida a cui affidarsi.
Solo due punti nelle ultime quattro, con un andamento da zona retrocessione. Adesso il Palermo non deve più preoccuparsi del passo svelto di chi siede al vertice, ma anzi cercare di mantenere le distanze dalle posizioni posteriori. Lo stesso Mantova (al 15° posto) dista solo 3 punti dai rosanero. Doveva essere l’anno del traguardo, del salto di categoria, ma il Palermo sembra essere entrato in un tunnel senza via d’uscita.
Eppure, esattamente come a La Spezia, la strada si era messa in discesa. I rosanero erano passati in vantaggio con un super gol di Valerio Verre, come la magia di Ranocchia al “Picco”, e le sensazioni sembravano positive. La prima frazione di gioco, seppur combattuta, aveva messo in luce una solidità rincuorante con la retroguardia che aveva subito decisamente poco.
L’episodio emblematico rimane l’avvio della seconda frazione, per una scena vista e rivista. Il Palermo ha il solito blackout, il Mantova insacca in rete e lì comprende quanto possa essere fragile una squadra che, sulla carta, una partita del genere dovrebbe vincerla senza nemmeno scendere in campo. E invece la pareggia, rischiando quasi di perderla e calpestando ogni briciolo di speranza rimasta.
UN PALERMO IMPALPABILE SULLE FASCE

Sulle fasce i rosanero non dovrebbero né far arrivare la sfera né tantomeno indirizzare il possesso palla avversario. Lund e Diakité non riescono mai a fare qualcosa di positivo. Il francese sbaglia qualsiasi cosa potesse sbagliare. Sia in fase difensiva che in fase offensiva, Salim Diakité porta a casa una situazione negativa, ma soprattutto la sensazione è che quella posizione non sia proprio adatta alle sue caratteristiche tecniche e fisiche, ma incomprensibilmente continua a essere schierato in quella zona del campo. Dalla destra alla sinistra cambia poco, anzi nulla.
Lund è invisibile, tanto da prendersi anche i fischi del Barbera. Mai un passaggio preciso o una chiusura in sicurezza. Corre, girovagando per il prato, portando a casa un numero irrisorio di inserimenti offensivi. Certamente sulle fasce non si può continuare in questa direzione.
UN PUNTO IMPORTANTE PER LA SALVEZZA
I piani adesso non possono che essere decisamente diversi. La Serie A è scappata via e, anche qualora si dovessero giocare i playoff, in queste condizioni sarebbe meglio non partecipare. Sembrava che Pohjanpalo potesse risolvere qualsiasi cosa, ma era facilmente pronosticabile come anche un centravanti del genere potesse fare così tanta fatica all’interno di schemi tattici inesistenti.
Eppure questa squadra qualche qualità a sprazzi la mostra. È il secondo ‘eurogol’ consecutivo quello di Valerio Verre, ma nuovamente poco utile al raggiungimento dei tre punti. Anche il Mantova neopromosso è riuscito ad abbandonare il campo del Barbera con qualcosa in tasca, contro un Palermo che continua a fare beneficenza.
È decisamente il momento di cambiare e di prendere decisioni concrete. Certamente non esistono allenatori in grado di buttarla dentro, ma di gestire le pressioni sì, e Alessio Dionisi non sembra esserne in grado. Adesso Cosenza, con chissà quale guida tecnica (si spera) e con chissà quale morale.
Ora non c’è più tempo per rimandare: serve una svolta immediata, prima che sia troppo tardi.