Repubblica: “L’amicizia di Dybala e Vazquez, dai bar di Mondello all’Europa”
L’edizione odierna de “La Repubblica” dedica un pezzo agli ex rosa Paulo Dybala e Franco Vazquez, da compagni di squadra ad avversari, questa sera in Champions League nella sfida Juventus-Siviglia: “Sino a qualche tempo fa, Paulo Dybala e Franco Vazquez si sfidavano solo a Play Station. Inseparabili, quasi in simbiosi, ai tempi in cui giocavano insieme nel Palermo, il Mudo e il Picciriddo davano vita a interminabili sessioni, andavano avanti ore. Tre anni fa, questa serata di Champions sarebbe parsa un un sogno. Erano in B: Paulo non riusciva a sfondare, Franco addirittura fuori rosa. In una città che almeno li aveva accolti e coccolati, passavano il tempo libero insieme. Colazione al bar di Mondello, cene in un locale vicino casa di Dybala, vacanze a Parigi con le rispettive fidanzate, Antonella e Augustina, e in campo la richiesta all’allenatore di poter restare anche dopo che gli altri erano andati negli spogliatoi, per provare tiri e punizioni. «Si vedeva già allora che sarebbero diventati due campioni – dice Beppe Iachini, il loro allenatore in rosanero – e io facevo fatica a capire perché Vazquez non fosse inserito nella lista dei giocatori consegnata alla Lega di serie B, perché restasse ai margini del gruppo. Le sue qualità erano evidenti. Così, a poco a poco, l’abbiamo recuperato ed è stato uno di quelli che ci ha trascinati alla promozione. Paulo invece non aveva trovato la sua collocazione tattica. Giocava da seconda punta, da esterno, da trequartista. Per me invece era una prima punta ed è in quel ruolo che ha potuto dare il meglio anche se si vedeva che gli pesavano i dodici milioni spesi da Zamparini per il suo cartellino». Un investimento poi ripagato, ma che all’epoca fece scalpore: 12 milioni per un giocatore della serie B argentina sembravano un’enormità. «Mi davano del pazzo – dice Maurizio Zamparini – ma seguendo Paulo ci avevamo visto lungo. Con lui come con Vazquez. Mi dispiace soltanto non vederli giocare insieme. Lo avevo proposto a Marotta dicendogli che Franco poteva essere il nuovo Platini ma lui non mi ha dato retta e così è arrivato il Siviglia. Dybala e Vazquez sono un po’ i miei figli calcistici come lo sono stati Pastore, Cavani e tanti altri che sono passati da Palermo. I prossimi? Saranno Sallai e Balogh, due giovani ungheresi di cui sentirete parlare». Difficile chiedergli per chi farà il tifo. «Io faccio il tifo per i giocatori. Soprattutto per quelli che ho avuto in squadra al Palermo». Allora la scelta non deve essere semplice. Mercoledì in campo saranno in quattro: Dybala e Barzagli con la Juve, Sirigu e Vazquez nel Siviglia.”.