777 Partners, l’acquisto dell’Herta Berlino diventa un problema: il bond va verso la scadenza
Sorgono dei problemi circa l’acquisto da parte di 777 Partners dell’Herta Berlino.
Il club tedesco ha divulgato attraverso il proprio sito ufficiale un comunicato nel quale veniva sottolineato che a partire da quella data viene avviato il procedimento per estendere di 24 mesi la data di scadenza del bond da 40 milioni di euro lanciato a novembre 2018. Il rimborso è fissato per l’8 novembre 2023, ma il club vuole spostare al 2025 il limite. In cambio viene proposto agli investitori di alzare il tasso d’interesse dal 6,5% al 8,5%, con entrata in vigore dell’aumento a partire dalla cedola versata agli investitori nel prossimo mese di agosto.
Dopo l’annuncio dato dal sito lunedì scorso si apre proprio oggi la procedura di adesione alla proposta da parte dei sottoscrittori del bond, che avranno tempo fino al prossimo 19 giugno. Come viene ulteriormente spiegato nell’apposita pagina di investor relations, affinché la proposta di estensione dei termine di rimborso possa ritenersi accettata è necessario che a sottoscriverla siano i possessori di almeno il 66 e 2/3% del valore sottoscritto da 40 milioni di euro (che dunque corrisponde a circa 26,66 milioni di euro).
“Questa estensione ci permetterebbe di stabilizzare e migliorare la situazione finanziaria dell’Hertha per la prossima stagione. Inoltre, sarebbe un elemento centrale nel procedimento per ottenere la licenza dalla DFL (la federcalcio tedesca, ndr). Dunque, la rapida approvazione e il supporto sarebbero di grande importanza per noi”. Dalla dilazione del rimborso dipende la concessione della licenza da parte della federazione. Ergo, se non viene accettata la proposta di rinvio l’Hertha Berlino potrebbe non inscriversi al prossimo campionato di Bundesliga 2. Sarebbe bancarotta. E morto il debitore morirebbe il debito. Resta una data vincolante: entro le 15.30 del 7 giugno il club dovrà presentare tutta la documentazione necessaria, compresa quella relativa agli indici di compatibilità finanziaria. In caso di inadempienza si aprirebbero le porte per la retrocessione nelle categorie regionali, con effetti economico-finanziari devastanti.