“3 MESI DI SQUALIFICA”: catastrofe Jannik Sinner | La sentenza è ufficiale

Sinner/ fonte Ansa- ilovepalermocalcio.com

La mazzata questa volta è di quelle pesanti: il numero uno del Ranking ATP dovrà rimanere fermo ai box per 3 mesi a causa della questione doping.

Gli ultimi anni di Jannik Sinner sono stati una vera e propria favola. Dopo aver cominciato a vincere, il ragazzo di San Candido è cresciuto velocemente, e in poco tempo si è trovato ad essere il migliore di tutti. Da diverso tempo infatti è al comando della classifica ATP, e di conseguenza ha conquistato diversi titoli.

Il nuovo anno per lui è cominciato sulla stessa falsa riga. Nelle scorse settimane ha vinto gli Australian Open, difendendo il trofeo del 2024, e a breve si appresta a tornare in campo a Doha. La sua vita però ultimamene non è tutta rose e fiori. La questione doping infatti continua a tenerlo sulle spine, e la paura più grande per lui è di incappare in una lunga squalifica, che ne intaccherebbe di sicuro la carriera.

La sentenza era attesa per il prossimo aprile, nello specifico tra il 16 e il 17. Tuttavia, stamani, improvvisamente, è arrivata la notizia che cambia tutto.

Mazzata tremenda per Sinner

La notizia arriva direttamente dalla Wada ed è clamorosa: accordo trovato con Jannik Sinner in merito al caso Clostebol. Il tennista italiano si fermerà per 3 mesi, fino a maggio 2025. Tornerà a giocare solamente ai Masters di Roma.

Nonostante la Wada fossa pronta a chiedere una squalifica tra uno e due anni per il tennista italiano, è arrivato l’accordo che ha sancito la chiusura del caso.

Jannik Sinner/ fonte Ansa- ilovepalermocalcio.com

Ragioni ben precise e spiegate chiaramente

Queste le parole della Wada: “LA WADA riconosce che Jannik Sinner non ha avuto alcuna intenzione di barare e che la sua esposizione al Clostebol non gli ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di membri del suo team”.

“Tuttavia, in base al Codice e ai precedenti del CAS, una tleta è responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi”.