Escl. Pirrello: «Voglio portare lontano il Palermo Primavera, ma sogno l’esordio in A. 2015 da incorniciare»

La scorsa stagione è stato uno dei pilastri della formazione Primavera e le sue prestazioni gli hanno permesso di partire in estate in ritiro precampionato con la prima squadra. Oggi è ormai a tutti gli effetti un elemento della squadra di Ballardini, pur continuando a dare una mano ai suoi ex compagni di squadra e rincorrendo ancora l’esordio in serie A. Roberto Pirrello, il capitano del Palermo Primavera, ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com ha tracciato il suo bilancio del 2015 della squadra di Bosi, svelando gli obiettivi personali e collettivi che si è prefissato in vista del nuovo anno.

Che anno è stato questo 2015 per la formazione Primavera? Che ricordi porti dentro te?

«Porto tanti bei ricordi di questo 2015. Come ogni anno siamo partiti a rilento, per poi crescere di partita in partita. Per me questo è il terzo anno in Primavera ed abbiamo sempre dimostrato di saper migliorare. Anche in questa stagione è andata così e per questa nostra crescita ringrazio soprattutto mister Bosi. Ovviamente oltre ai tanti momenti positivi c’è anche qualche rammarico per qualche punto perso per strada e, ritornando alla scorsa stagione, sicuramente la partita con la Lazio ai play off, dove non meritavamo di perdere, rappresenta il più grande rimpianto perché speravamo in qualcosa di più».

Per te invece che anno è stato?

«Stare qui in prima squadra, prima nel ritiro precampionato ed ora allenandomi in pianta stabile con i “grandi”, mi ha permesso di imparare molto. Qui si imparano tante cose che magari nel settore giovanile non si imparano. E’ sicuramente un buon punto di partenza per la mia crescita. Intanto porto questo mio bagaglio di esperienza quando vado a giocare con la Primavera».

Con l’addio di Accardi hai raccolto in eredità la fascia di capitano. Che responsabilità si hanno nell’indossarla?

«Essere il capitano di una squadra è sempre una grande responsabilità. Cerco di seguire l’esempio di chi mi ha preceduto, come Bollino, Giacomarro e Andrea che hanno saputo interpretare bene questo ruolo. Io vivo bene questa posizione, sono molto tranquillo ed anzi mi gratifica».

Passando alla corrente stagione, il Palermo dopo un avvio balbettante ha invertito completamente la rotta e, dalla vittoria contro il Latina, ha ottenuto sei successi e solo un pareggio ed una sconfitta. Cosa è cambiato?

«In campo nulla, perché sia prima del successo contro il Latina che dopo a scendere in campo siamo stati pressoché gli stessi. Poi comunque non è importante chi gioca e chi no. Abbiamo sempre cercato di stare sul pezzo, di mantenere la concentrazione sempre alta. Siamo consapevoli di essere una buona squadra e lo stiamo dimostrando, ma quando caliamo la tensione diventiamo una squadra normale. In questo sicuramente siamo molto cresciuti. Anche dal punto di vista delle reti subite, adesso subiamo molti meno gol rispetto ad inizio stagione. Anche qui non hanno influito i cambi di uomini o di moduli, perché a tre, a quattro o a cinque per noi non cambia nulla. E’ stato importante semmai la concentrazione, che magari era un po’ mancata all’inizio e che invece adesso riusciamo a mantenere».

Ultimamente mister Bosi ti sta schierando, un po’ per esigenza un po’ per le tue buone performance, da terzino destro. Come ti trovi in questo ruolo?

«Nasco come difensore centrale, questo è vero, e lo schierarmi sulla fascia all’inizio è stata un po’ un’esigenza. Ma sono sincero, giocare al centro della difesa o a destra non mi fa alcuna differenza. Mi trovo bene in entrambi i ruoli così come non c’è un particolare modulo che prediligo rispetto ad un altro».

Come ogni anno, sono tanti gli ex Allievi che sono stati promossi nella formazione Primavera. Tra questi, i tuoi compagni di reparto Maddaloni e Tafa stanno facendo bene alla loro prima stagione. Come valuti il loro inserimento?

«Solitamente quando si sale di categoria, essendo più piccoli di età, inizialmente si riscontrano sempre delle difficoltà. Ma sia Maddaloni che Tafa stanno facendo veramente bene nonostante sia il primo anno in Primavera. Stanno crescendo parecchio ed anche il mister lo ha sottolineato in più di un’occasione».

Il 2015 è stato sicuramente un anno positivo. Cosa ti aspetti invece dal 2016 che sta per avere inizio?

«A livello di squadra mi auguro di arrivare il più lontano possibile con la Primavera e di poter dare loro una grossa mano per raggiungere tanti traguardi. A livello personale ovviamente darò il massimo quando scenderò in campo con la squadra di Bosi, ma non ti nascondo che spero di rimanere a lungo ad allenarmi con la prima squadra e sogno l’esordio in serie A, anche per soli 30 secondi. Colgo infine l’occasione per ringraziare tutti i tifosi per il sostegno. Auguro a tutto il mondo rosanero un felice anno nuovo. Forza Palermo!».

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Luca La Barbera