“2 voltaren al giorno per giocare”: HA RIFIUTATO IL CONTRATTO CON IL MILAN | Il suo corpo è completamente distrutto

Milan/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com
Condizioni orribili per una vecchia conoscenza rossonera, che ha appunto rifiutato il rinnovo con il Diavolo: prendeva troppe medicine per giocare.
Il calcio è uno sport che mette a dura prova il fisico degli atleti, spesso causando dolori persistenti e infortuni gravi che, in alcuni casi, possono portare anche al ritiro anticipato. Molti calciatori sono costretti a ritirarsi prematuramente a causa di queste condizioni. Uno degli esempi più noti è quello di Marco Van Basten, costretto a lasciare il calcio per problemi alla caviglia.
Ma ancora tanti altri grandi nomi del panorama calcistico mondiale dopo il ritiro si sono ridotti ad avere tanti dolori e problemi causati dai lunghi anni di allenamenti. Spesso infatti tornano alla luce vecchie interviste dei vari Roberto Baggio e Gabriel Batistuta, i quali soffrendo di questi problemi sono costretti a convivere con la sofferenza.
Di recente poi un altro grande nome del mondo del pallone ha confessato di aver avuto problematiche simili, tanto che per giocare era costretto a dover prendere delle medicine pesanti ogni giorno. Una condizione che però ha portato il suo corpo allo sfinimento, fino a che non ha deciso di lasciare il Milan, rifiutando il rinnovo del contratto.
Un campionissimo distrutto dai dolori fisici
Non ha di certo bisogno di presentazioni Alessandro Nesta. Considerato come uno dei migliori difensori di sempre, in carriera ha vinto praticamente di tutto, soprattutto con la maglia del Milan.
E proprio di recente nel corso di una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Amazon Prime Video, l’attuale tecnico del Monza ha rivelato i motivi che lo hanno spinto a lasciare il Milan e più in generale il grande calcio.

”Il corpo mi diceva basta”
”Ho detto basta dopo che mi sono operato e prendevo due voltaren al giorno, ero fritto. Il corpo cominciava a dirmi basta. L’anno prima avevo fatto le due partite col Barcellona con Messi, le avevo portate a casa non so come. L’anno dopo mi dicevo che se avessi beccato un altro così mi avrebbe sfondato, quindi ho detto che era ora”.
Poi la rivelazione sulla proposta del Diavolo. ”Il Milan mi aveva proposto un altro anno di contratto, io ho detto di no. Io sono un difensore e devo correre dietro la gente e quindi me ne sono reso conto che era ora, gli attaccanti fanno più fatica a capirlo”