116 anni di storia rosanero: il Palermo spegne le candeline nel giorno più buio

Non poteva esserci giorno meno adatto per festeggiare il 116esimo compleanno del club di viale del Fante. Per tutti i tifosi di fede rosanero, quella di oggi doveva essere una giornata di festa ed invece così non è. Il Palermo di Roberto De Zerbi ha definitivamente abbandonato la corazza che ha indossato per diverse trasferte in questa stagione, uscendo con le ossa rotta anche dallo stadio di Cagliari, dove contro la squadra di Rastelli ha incassato la quarta sconfitta consecutiva restando pericolosamente al penultimo posto della classifica in solitaria. Dal 1900, il 1º novembre non è un giorno qualsiasi per chi ama il Palermo ed i suoi colori, eppure oggi tutto questo non può far altro che passare in secondo piano.

Ma la storia è storia ed è giusto mettere da parte per un attimo quello che accade sul terreno di gioco e celebrare quanto avveniva nell’ormai lontanissimo 1º novembre del 1900, data in cui il 24enne Ignazio Majo Pagano fondò l’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club. Allora i colori sociali erano il rosso ed il blu e le prime sfidanti al campo Notarbartolo furono formazioni composte da equipaggi navali inglesi di passaggio in Sicilia. Nel 1907 il nome cambia in Palermo Foot-Ball Club, il colore sociale diventa il rosanero e nel 1915 vince la Coppa Lipton. Gli anni passano ed il club palermitano disputa la sua prima serie A nel 1932/33.

Più avanti il Palermo sfiora anche per due volte la vittoria della Coppa Italia, ma negli ottanta vive un periodo di crisi che porta al fallimento nel 1986 ed alla rifondazione nel 1987 (prima di allora si era assistito al fallimento del Palermo Football Club nel 1926 e dell’Associazione Calcio Palermo nel 1940). Quell’anno la società cambia ancora una volta nome e diventa Unione Sportiva Palermo, ripartendo dalla C2, grazie a Salvino Lagumina, che fu anche presidente fino al 1989. Poi altri anni di gavetta in serie minori, fino ad arrivare alla storica svolta portata dal presidente Maurizio Zamparini nel 2002.

Tutto il resto è storia recente. Dall’arrivo del patron friulano il club di viale del Fante ha vissuto tante gioie e qualche dolore, ma ha comunque calcato i campi della serie A e delle coppe europee, scrivendo pagine e pagine di storia. Attualmente il momento non è dei migliori ma, al di là dei risultati sul campo, in pochi mesi si potrebbe assistere ad una nuova svolta laddove Zamparini vendesse sul serio la società rosanero. Ad oggi tutto è possibile, nel frattempo a noi non resta che dire: buon compleanno Palermo!