Repubblica: “Nel registro imprese britannico non c’è traccia di Baccaglini, ma di Zamparini sì” – i dettagli

“Fino ad ora è vero che solo le tappe meno importanti sono state rispettate e che al primo vero nodo tutto sembra essersi fermato. Ma è anche vero che l’errore più grosso è stato creare delle aspettative indicando il 30 aprile per la chiusura di tutto l’affare. Una stima dei tempi che non ha tenuto conto di vari passaggi che hanno fatto slittare il cosiddetto closing. E magari a giochi fatti si scoprirà che anche indicare il nome della YW&F Global Limited entro i tempi previsti del 19 aprile è stato un atto di eccessiva generosità da parte dell’investitore che ancora non era in grado di sapere se effettivamente la natura di quella società era quella che sarebbe servita per chiudere l’affare. Spulciando nel registro imprese britannico non c’è traccia di Baccaglini, ma si possono trovare tre società intestate a Maurizio Zamparini che non sembrano direttamente riconducibili al Palermo. Tre società dalla vita brevissima che portano i nomi di Centauro UK Ltd, Grel Ltd e Orione UK Ltd, ognuna delle quali registrate singolarmente il 3 aprile del 2013 con un capitale sociale di dieci milioni di sterline per ognuna. Cammino identico per tutte e tre: nascita e registrazione il 3 aprile 2013; scopo della società “da comunicare in seguito”; un anno dopo (5 agosto 2014) pubblicazione dell’avviso di cancellazione dal registro; tre mesi dopo ancora (18 novembre 2014) notizia di avvenuta cancellazione dal registro e scioglimento della società. Un investimento totale da 30 milioni di sterline per tre società, ognuna delle quali con sede al numero 11 di Murray Street a Londra, proprio nello stesso momento in cui il Palermo si stava avviando alla retrocessione del 2013″. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Repubblica”.