Escl. Miccichè: «Borriello non ci interessa. Cessione società? Trattative lunghe ma nuovo stadio possibile. Vazquez…»
Dopo una salvezza raggiunta per il rotto della cuffia nell’ultima giornata di campionato, il Palermo sta cercando di ricostruire le basi su cui poter poggiare la prossima stagione, affinché si possa evitare di ripetere gli errori dell’ultimo anno. Attualmente, gli argomenti più “caldi” che circondano il club rosanero sono la cessione societaria e il calciomercato, che spazia dal posto fra i pali sino agli attaccanti. Per avere dei chiarimenti riguardo le ultime novità in casa Palermo abbiamo contattato in esclusiva il vice presidente della società di viale del Fante Guglielmo Miccichè. Ecco le parole del dirigente rilasciate ai microfoni di Ilovepalermocalcio:
Cosa pensa della situazione che per ora ha messo in discussione Gilardino affermando un possibile arrivo di Borriello?
«La situazione, secondo me, non esiste perché Gilardino è un giocatore del Palermo con due anni di contratto. Non ho mai sentito che il Palermo sia interessato a Borriello. So perfettamente che sono due giocatori che hanno la stessa età e so che Alberto, nell’ultimo campionato, ha fatto 10 gol uno più importante dell’altro, quindi non sono convinto che questa sia una strada che il Palermo stia percorrendo. Ripeto, a me non risulta di questo interessamento per Borriello».
Vazquez lo vede più verso la Premier League, quindi in Inghilterra, o verso un club italiano?
«Vazquez lo vedo più verso chi lo pagherà. Come sappiamo, noi abbiamo detto che lo avremo ceduto al migliore offerente, quindi stiamo valutando tutte le opportunità e non ci sono preclusioni né per l’Italia né per l’estero. Ho comunque l’impressione che in Italia sarà più difficile e più complicato».
Ci sono novità sulla famosa “chioccia” di Posavec?
«Nessuna novità, nessuna chioccia. Per adesso Posavec è confermato che sarà il titolare, poi si vedrà qualcosa in corso d’opera è magari verrà scelto qualcosa più avanti. Non abbiamo fretta di trovare un chioccia per Posavec, siamo convinti che non ne abbia bisogno, magari il suo secondo sarà ancora un giovane, vedremo».
Riguardo la cessione societaria invece, il presidente Zamparini aveva in programma degli incontri in settimana: due con dei gruppi di acquirenti cinesi e uno con un gruppo italoamericano. Si è sbloccato qualcosa?
«Sono soltanto trattative che proseguono, trattative che si prevede saranno lunghe e laboriose. Quando si trovano gli accordi poi si dovranno fare le famose “due D”. Si dovranno vedere i bilanci e i quadri societari. Sono ancora dei semplici “pour-parler” con alcuni intermediari che curano gli interessi di eventuali acquirenti. Non mi sembra comunque di essere vicini ad una conclusione».
Qualora si arrivasse ad una nuova gestione societaria, si potrebbe pensare anche alla costruzione di un nuovo stadio?
«Questo dipenderà da chi comprerà il Palermo, dalle sue ambizioni e dalla sua voglia di investire. Non c’è dubbio che potrebbe succedere, se oggi una società vuole crescere, in termini di fatturato, deve per forza avere uno stadio di proprietà. Quindi è probabile che chi comprerà il Palermo abbia, fra i propri obiettivi, anche quello di costruire un nuovo stadio. Ci può stare comunque che chi vuole la società avesse questo obiettivo».