Il “Pagellone” degli attaccanti: Nestorovski sorpresa, flop Balogh e Sallai. Silva non pervenuto
Dopo aver analizzato la stagione degli allenatori (CLICCA QUI per scoprire i voti), dei portieri (CLICCA QUI per scoprire i voti) dei difensori (CLICCA QUI per scoprire i voti) e dei centrocampisti (CLICCA QUI per scoprire i voti) con i rispettivi “Pagelloni” 2016/17, è il momento di dare i voti agli attaccanti per la stagione appena conclusa. Ecco il “Pagellone” degli attaccanti targato Ilovepalermocalcio:
BALOGH: I primi sei mesi della scorsa stagione per lui sono stati di ambientamento e in questo campionato ci si sarebbe aspettato di più. Ha collezionato 16 presenze, quasi tutte da subentrato, senza mai mettere a segno una rete. Sicuramente i tanti cambi in panchina non l’hanno aiutato, ma non è pronto per la serie A. Se dovesse essere ceduto non sarebbe certamente un dramma. Per lui una stagione da insufficienza piena. VOTO 4-
DIAMANTI: La sua presenza a Zamparini non era ben gradita e quindi chiedeva agli allenatori di non farlo giocare, che spesso e volentieri lo accontentavano. Sicuramente non è più quello di qualche anno fa, però in una squadra con un livello così basso se impiegato di più avrebbe potuto fare la differenza. Purtroppo l’unico gol messo a segno arriva quando la squadra è quasi spacciata e non serve a nulla. Per la serie B potrebbe essere un valore aggiunto e far fare il salto di qualità alla squadra. VOTO 5
EMBALO: Tornato in estate dopo la splendida stagione in prestito al Brescia, che aveva fatto sì che club blasonati si interessassero a lui, ha deluso ampiamente le aspettative. Spesso e volentieri viene lasciato fuori perché infortunato o per scelta tecnica. Per lui sicuramente una stagione abbastanza deludente conclusasi soltanto con 12 presenze e 0 reti. La prossima stagione potrebbe ripetere quanto fatto con le “Rondinelle” e rilanciarsi ma non è detto che resti nel club rosanero. VOTO 4
LO FASO: Il più giovane del reparto avanzato e forse anche il più talentuoso. Le difficoltà della squadra non favoriscono il suo inserimento e per non bruciare il talento viene spesso “prestato” alla Primavera di Bosi. Il suo debutto in A avviene con il Milan e dimostra subito di aver buona qualità, mettendo in apprensione la retroguardia rossonera. Tutto questo non basta per guadagnarsi il posto in squadra e viene fatto entrare spesso e volentieri dalla panchina. Per lui una stagione di crescita che potrà servire già dal prossimo campionato di serie B. VOTO 5,5
NESTOROVSKI: Non sarà sicuramente l’attaccante più forte che abbia mai vestito la maglia rosanero, però zittisce tutti e si trasforma in vera rivelazione della stagione. Se il Palermo è rimasto in lotta per non retrocedere fino a qualche giornata dal termine il merito è quasi tutto delle sue reti (11 in totale), che sarebbero potute essere di più se aiutato dalla squadra. Molti club hanno già chiesto informazioni sul macedone che però da quel che sembra vorrebbe restare. VOTO 7,5
SALLAI: Arrivato in pompa magna perché considerato uno dei più grandi talenti ungheresi, non ha dimostrato assolutamente nulla di quanto ci si aspettava. Le sue prestazioni sono state spesso deludenti e condite anche da 3 cartellini gialli e 1 espulsione. Una sola la rete messa a segno, contro l’Udinese, ma non è servita a nulla perché i rosa sono usciti sconfitti per 4-1. Tornerà al Puskàs Akadémia e non si sentirà per niente la sua assenza. VOTO 4
SILVA: Acquistato a gennaio dal GIF Sundsvall, ha messo piede in campo soltanto una volta subentrando dalla panchina. Poi gli infortuni l’hanno tenuto lontano dal terreno di gioco. La sua stagione non si può certamente valutare. VOTO SV
TRAJKOVSKI: La sua stagione comincia con il piede sbagliato visti i tanti infortuni e rientra soltanto a dicembre, mettendo però nella stessa giornata a segno il gol vittoria contro il Genoa. Non riesce a ripetere quanto fatto lo scorso anno, almeno sotto il profilo delle presenze. Ha dei buoni colpi e quando utilizzato lo dimostra. Per la serie B potrebbe essere un valore aggiunto. VOTO 5-
QUAISON: Ci si aspettava il definitivo salto di qualità in questa stagione, ma probabilmente non ha ancora capito se il suo ruolo è esterno o trequartista. A gennaio si trasferisce in Germania grazie ad un intuizione di Salerno, con il Palermo che altrimenti lo avrebbe perso a zero il 30 giugno. I suoi sei mesi sono stati a livello degli ex compagni di reparto. Spesso criticato dai tifosi, per le prestazioni ben al di sotto delle aspettative, non riesce a dare una mano concreta. La colpa non è soltanto sua, ma anche degli allenatori che spesso e volentieri da una partita all’altra gli cambiano posizione in campo. Lascia Palermo dopo aver siglato quattro reti stagionali. VOTO 5